giovedì 24 ottobre 2013

Kathy Reichs, La cacciatrice di ossa

Titolo: La cacciatrice di ossa
Autore: Kathy Reichs
Editore: Rizzoli
Pagine: 362
Data di uscita: 30/05/2012 
Listino: 13,00  
Genere: Thriller


Voto: ★★

Quarta di copertina: 
Mentre un fiume di spettatori fluisce a Charlotte, North Carolina, per assistere alla settimana delle gare NASCAR, nella discarica cittadina viene ritrovato un cadavere dentro un fusto pieno di cemento. Il caso è affidato a Temperance Brennan, ma l'FBI sembra decisa a metterle i bastoni fra le ruote. A sorpresa è un meccanico del circuito delle corse a suggerire all'antropologa forense una pista promettente: dodici anni prima sua sorella sparì con l'aspirante pilota Cale Lovette. E anche allora, inspiegabilmente, l'FBI si mise di traverso alle indagini.

Recensione:
Dopo la mia "piccola parentesi Joe Abercrombie", solo un libro del genere avrebbe potuto risollevare il mio morale di lettrice delusa a annoiata. La cacciatrice di ossa è stato il mio primo e sicuramente non ultimo incontro con Kathy Reichs, antropologa forense e affermata autrice di thriller che ha conquistato milioni di lettori con il personaggio della dottoressa Temperance Brennan.
La narrazione ruota intorno al ritrovamento di un cadavere che sembra  avere un misterioso legame con un caso di dodici anni prima, archiviato dalla polizia e inspiegabilmente insabbiato dall'FBI. Fra i membri della task force allora incaricata di portare avanti l'indagine vi era un certo Cotton Galimore, successivamente accusato di avere ostacolato le ricerche e radiato dalla polizia. Costretto a svolgere un frustrante lavoro di sorveglianza presso il circuito di Charlotte, Galimore non gode di molte simpatie, ma nonostante le raccomandazioni dei suoi colleghi, la dottoressa Brennan si trova a portare avanti l'indagine insieme a lui, spinta da un'incomprensibile fiducia e da una quasi irrefrenabile attrazione nei suoi confronti. Sarà soprattutto grazie alle sue intuizioni che Temperance riuscirà a risolvere questo caso, in cui si alternano colpi di scena, morti improvvise, misteriose minacce ed esilaranti momenti in cui la dottoressa si trova ad avere a che fare con Summer, la futura moglie del suo ex marito, assalita da adolescenziali crisi isteriche causate da questioni di vitale importanza come la scelta del colore dei tovaglioli per il ricevimento del suo matrimonio.
Kathy Reichs fa uso di scrittura estremamente fluida, ricca di dialoghi e senza fronzoli, tale da farti desiderare di andare avanti nella storia. Non ci sono momenti di stasi, non viene mai voglia di saltare pagine e sin dai primi capitoli ho avuto il desiderio di scoprire la conclusione dell'indagine e ipotizzato soluzioni che si sono rivelate solo in parte esatte; d'altro canto, se avessi risolto il caso prima della dottoressa Brennan, non avrei assegnato al romanzo un punteggio così alto. 
Che dire? Arrivederci alla prossima recensione su Kathy Reichs!

giovedì 17 ottobre 2013

Joe Abercrombie, The Heroes


Titolo: The Heroes
Autore: Joe Abercrombie
Editore: Gargoyle Books
Pagine: 700
Data di uscita: 25/10/2012 
Listino: 17,90  
Genere: Fantasy


Voto: ★★

Quarta di copertina: 
Bremer dan Gorst, maestro di spade caduto in disgrazia, ha giurato di reclamare sul campo di battaglia l'onore perduto. È ossessionato dalla redenzione e assetato di violenza, dunque non gli importa molto di quanto sangue scorrerà, anche se si trattasse del proprio.
Il Principe Calde non ha alcun interesse per l'onore e di certo non ha intenzione di finire ammazzato. Tutto quello che vuole è il potere, e si servirà di qualsiasi bugia ed espediente, tradirà tutti gli amici per raggiungerlo. Almeno sino a quando non sarà lui a dover combattere.
Curden lo Strozzato, l'ultimo uomo onesto rimasto al Nord, ha dedicato la sua vita all'arte della guerra, ricavandone solo ginocchia gonfie e nervi logori. Non gli importa nemmeno più chi sia a vincere, vuole soltanto fare la cosa giusta. Ma è possibile individuarla nel mondo che gli sta crollando intorno?
Il destino del Nord sarà deciso da tre sanguinosi giorni di battaglia. Ma con entrambi gli schieramenti corrotti da intrighi, debolezze, ostilità e meschine gelosie, è improbabile che siano i cuori più nobili o anche le armi più potenti a prevalere.

Recensione:
Sin dal momento della sua pubblicazione, questo libro aveva suscitato in me un notevole interesse. Presentato come un fantasy di altissimo livello, speravo di immergermi in un mondo dominato da epiche battaglie e personaggi memorabili e di tuffarmi in uno di quei rari libri che possiedono l'inspiegabile capacità di fermare il tempo e di rendere insignificante qualsiasi avvenimento che possa farti distogliere gli occhi dalle pagine, compresi pranzo e cena. 
Con enorme delusione e rammarico, devo ammettere che le mie alte aspettative non sono state totalmente appagate. Diciamo che buona parte della lettura è stata dominata da un senso di noia quasi soffocante, tale da spingermi a non vedere l'ora di finire questo libro per poterne iniziare un altro. Da un mattone di oltre settecento pagine ci si aspetta chissà quanti eventi e colpi di scena, ma in realtà la storia si articola attorno a tre soli giorni di battaglia, narrati ad un ritmo che non definirei particolarmente rapido e coinvolgente.
Nonostante ciò, ci sono stati anche elementi che ho apprezzato e che hanno arginato il desiderio di abbandonare la lettura (cosa che mi è capitato di fare soltanto due volte nella mia vita) e perdere la mia battaglia personale contro gli eroi. L'aspetto più interessante è che Abercrombie incentra tutto sulla descrizione dei personaggi e dei loro sentimenti, relegando il fantasy ad un livello secondario. Personaggi che, a dispetto di quanto si potrebbe evincere dal titolo, non hanno nulla di eroico, ma incarnano debolezze e meschinità dell'animo umano. Niente pietà, niente azioni nobili, niente giustizia, niente atti di coraggio, ma piuttosto follia, egoismo, interesse personale e desiderio di raggiungere il potere a tutti i costi. In parole povere, l'autore non fa altro che descrivere con grande abilità e con lessico più che appropriato caratteristiche di uomini molto più vicini alla realtà di quanto non si possa immaginare. 
Gli unici eroi del libro sono gli imponenti blocchi di pietra, conosciuti da tutti come "gli Eroi", disposti attorno una collina che diventa quasi il perno spaziale attorno a cui si svolge la narrazione. 
In definitiva, non mi sento di bocciare The Heroes, ma al termine della lettura non ho potuto fare a meno di pensare che si poteva fare di meglio.