lunedì 18 marzo 2013

Simonetta Agnello Hornby, La Mennulara


Titolo: La Mennulara
Autore: Simonetta Agnello Hornby
Editore: Feltrinelli
Pagine: 209
Data di uscita: 11/03/2004
Listino: 7,50  
Genere: Letteratura italiana


Voto: ★★

Quarta di copertina: 
Roccacolomba. Sicilia. 23 settembre 1963. È morta la Mennulara, al secolo Maria Rosalia Inzerillo, domestica della famiglia Alfallipe, del cui patrimonio è stata da sempre - e senza mai venir meno al ruolo subalterno - oculata amministratrice. Tutti ne parlano perché si favoleggia sulla ricchezza che avrebbe accumulato, forse favorita dalle relazioni con la mafia locale. Tutti ne parlano perché sanno e non sanno, perché c'è chi la odia e la maledice e chi la ricorda con gratitudine. Senza di lei Orazio Alfallipe, uomo sensuale e colto, avrebbe dissipato proprietà e rendite. Senza di lei Adriana Alfallipe, una volta morto il marito, sarebbe rimasta sola in un palazzo immenso. Senza di lei i figli di Orazio e Adriana, Lilla, Carmela e Gianni, sarebbero cresciuti senza un futuro. Eppure i tre fratelli, tornati nel deserto palazzo di famiglia, credono di avere tutti dei buoni motivi per sentirsi illusi e beffati dalla donna, apparentemente rozza e ignorante, che ora ha lasciato loro uno strano testamento. Voci, testimonianze e memorie fanno emergere un affresco che è insieme uno straordinario ritratto di donna e un ebbro teatro mediterraneo di misteri e passioni, di deliri sensuali e colori dell'aria, di personaggi e di visioni memorabili. Un grande romanzo. Una grande storia siciliana.

Recensione:
La storia si apre con la morte di Maria Rosalia Inzerillo, detta la Mennulara, domestica della ricca famiglia Alfallipe. Mennù è una donna che sacrifica ciascun istante della propria vita per la famiglia presso cui lavora, fino al punto di annullare se stessa e i propri desideri.
Ogni capitolo aggiunge un colpo di pennello al meraviglioso ritratto dipinto da Simonetta Agnello Hornby; tutto ruota intorno ad una figura femminile dall’incredibile forza, temprata dalle dure esperienze del passato e da uno spiccato senso del dovere, che la spinge ad occuparsi della famiglia Alfallipe anche dopo la sua morte. Tutti parlano di lei e del fatto che per anni abbia amministrato le ingenti ricchezze della famiglia, salvandola dalla bancarotta; qualcuno la odia, qualcuno la ricorda con affetto e ammirazione, altri cercano di ricostruire il suo enigmatico passato. L’intera esistenza di Mennù è avvolta da un alone di mistero, che si schiarisce man mano che alcuni personaggi della storia rievocano episodi della loro vita trascorsi insieme a lei.
Maria Rosalia Inzerillo riesce a manipolare il proprio destino, ma rimane per sempre ancorata al proprio status sociale: pur amministrando le ricchezze degli Alfallipe, cosa che suscita non poche critiche da parte dell’intera popolazione di Roccacolomba, resta per tutta la vita la loro domestica.
Leggendo fra le righe, ho più volte nutrito il sospetto di quale fosse il vero motivo dell’incredibile dedizione dimostrata nei confronti degli Alfallipe, ma soltanto sul finire della storia si comprende appieno la natura della forza che guida ogni azione della Mennulara e cosa la spinge a redigere il suo singolare testamento.
Simonetta Agnello Hornby ci regala un personaggio indimenticabile, che vi conquisterà sin dalla prima pagina.

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